Area Didattica
Homo Sum, humani nihil a me alienum puto
(Publio Terenzio Afro, 165 a. C.)
C’è un’analogia fra la clinica e la formazione nel senso che esse sono entrambe modalità di apprendimento e di costruzione di risorse e di complessità. La persona in formazione può essere terapeuta a misura dell’acquisizione di gradienti di complessità rispetto alle criticità delle persone “pazienti” in modo da potere autenticamente accompagnarle e sostenerle nell’affrontare insieme esperienze critiche e di cambiamento.
Didattica
Le competenze professionali si sviluppano a partire da una formazione clinica e scientifica, una comprensione teoretica, dall’esperienza, dall’autoriflessione, dalla conoscenza della ricerca attuale e da una continua formazione e addestramento (APA, 2006).
La Scuola ha l’obiettivo didattico generale di insegnare le basi teoriche e metodologiche della clinica terapeutica secondo l’epistemologia dell’integrazione teorica interdisciplinare ad orientamento esperienziale-costruttivista.
La formazione clinica è intesa come costruzione continua di complessità personale e professionale e corrisponde ad una configurazione ordinata e coesa di contenuti e metodi svolti con modalità interattive personalizzate. Questi processi sono interconnessi e seguono le traiettorie di vita uniche per ciascuna persona in formazione nella prospettiva di un’evolutività esistenziale-professionale.
In coerenza con il modello clinico-terapeutico la formazione specialistica contribuisce a costruire le condizioni adatte per lo sviluppo di competenze necessarie per una professionalità clinica efficace comprovata dalle capacità di autosostenersi nel lavoro clinico-terapeutico.
Macro-obiettivi della formazione:
Il risultato atteso, alla fine del corso, è che l’allievo abbia risorse “abbastanza buone” per:
- essere capace di una buona “presenza” terapeutica;
- avere una capacità di ragionamento clinico guidata da precisi riferimenti (cosa, come, perché e con quali risultati) per costruire processi diagnostici e terapeutici efficaci in ragione dei temi-problemi presentati;
- attivare azioni terapeutiche efficaci specificamente adeguate ai bisogni delle persone e ai diversi contesti di lavoro clinico-terapeutico;
- avere affidabili capacità di valutazione del proprio lavoro;
- avere capacità di riflessione critica sulle conoscenze e sulle esperienze professionali.
Questi cinque macro-obiettivi della formazione sono strettamente interconnessi a costituire una buona capacità professionale.
Connettere apprendimenti:
La formazione proposta si configura come un sistema globale costituito da:
- conoscenze scientifiche dei processi adattivi-evolutivi, normali e patologici,
- conoscenze scientifiche dei processi di crisi, di riparazione terapeutica e di evolutività;
- apprendimenti metodologici diagnostici e terapeutici;
- acquisizione di consapevolezza dei propri processi affettivi, di significato e relazionali in contesti clinici.
La didattica relativa alle diverse aree della formazione è basata sulla validazione di queste risorse, intrapersonali ed interpersonali, che costituiscono le tessere di un mosaico che progressivamente si sviluppano e si interconnettono. Esse consentono, in prospettiva, di potersi muovere lungo le sequenze cliniche terapeutiche con una sicurezza “abbastanza buona”.
In sintesi, la formazione risulta essere lineare e semplice nella sua compessità.
L’obiettivo fondamentale della formazione è l’acquisizione da parte dell’allievo della metodologia fondamentale per costruire il proprio sapere nelle varie competenze sulla base di contenuti specifici.