Il viaggio del terapeuta nel mare affettivo della terapia: una prospettiva integrativa
Iannelli Kitergiata, Menoni Ezio e Egiziano Eutizio
Il viaggio del terapeuta nel mare affettivo della terapia: una prospettiva integrativa
La bella metafora del viaggio del terapeuta nel mare affettivo richiama conoscenze ben presenti nell’area della integrazione teorica a cui afferisce anche il nostro modello esperienziale, affettivo, intersoggettivo, evolutivo (EAIE) (Menoni e Iannelli, 2010 in press). L’Esperienzialità, l’Affettività, l’Intersoggettività costituiscono un insieme di sistemi funzionali integrati con la natura profondamente Evolutiva dei processi di vita. Essi sono le provviste necessarie (“viaticum”) per intraprendere e sostenersi lungo il viaggio.
Nello stesso tempo il viaggio è sia un andare “avanti” verso luoghi nuovi e sconosciuti, oltre l’orizzonte, sia un andare verso di sé, cioè connettersi con il sé (“esserci”). In realtà esso vive nel viaggiare stesso e non ha fine. Lo spazio-tempo sincronico diacronico coincidono. Il viaggio del terapeuta è “sull’orlo” del proprio sé-paziente e della propria terapeuticità insieme alla persona-paziente con la propria terapeuticità. Quindi, per continuare la metafora, la persona-terapeuta ha “provviste” in proprio e partecipa alla crescita e all’uso di quelle co-create con la persona-paziente.
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