Il gioco dei sensi e degli affetti. Incontrarsi per riconoscersi
Egiziano Eutizio, Giusti Massimo, Pecchioli Linda e Menoni Ezio
Il gioco dei sensi e degli affetti. Incontrarsi per riconoscersi
Il lavoro proposto riguarda sequenze relazionali in cui la persona può riconoscere e condividere con altri quali sensi alternativi alla vista ha a disposizione e, quindi, esplorarli in una condizione di libertà di scelta.
Il modello di lavoro si basa su un paradigma teorico e clinico che integra i processi Esperienziali, Affettivi ed Intersoggettivi per promuovere l’Evolutività della persona (Egiziano et al., 2011; Iannelli et al., 2011; Menoni, 2011a, 2011b; Menoni e Iannelli, 2011; Menoni et al., 2011; Ridolfi et al., 2011).
Nel lavoro di gruppo questo si declina come una modalità tipo “gruppo di incontro” in cui le persone partecipanti sono le protagoniste di attività di varia natura e condividono le loro esperienze e riflessioni. Essa è basata principalmente, oltre che sull’esperienza, sull’ascolto e la condivisione con gli altri.
Le condizioni necessarie per questo lavoro sono la percezione affettiva personale di sicurezza e l’attenzione intenzionale (accorgersi dei propri processi interni ed esterni) che consentono processi esplorativi guidati dalla curiosità di “procedere lungo” la propria esperienza. Questo costituisce un’alternativa ai processi di abitudine e di condizionamento che spesso “in automatico” guidano la vita e talora la rinchiudono in stretti anelli di funzionamento condizionato e, quindi, rigidi e ripetitivi.
All’interno del gruppo la persona si sperimenta in forme di esperienze corporee, affettive, ludiche e relazionali. Questa condizione permette di andare oltre le abitudini e di promuovere un’affettività positiva.
I singoli partecipanti, sono i protagonisti attivi della propria esperienza (Schiepek, 2009) e decidono cosa e quanto condividere di sé all’interno del gruppo. Il racconto dell’esperienza di uno diventa testo del racconto di altri. Il libro dell’esperienza del gruppo è fatto di tanti singoli racconti.
La nostra proposta di lavoro è orientata, quindi, alla promozione di capacità di attenzione e di relazione con se stessi e con gli altri riferite, in particolare, ai processi percettivi “alternativi” rispetto alle abitudini e ai processi affettivi.
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