Regolazione affettiva, reti neurali a modalità default e affettività positiva
Menoni Ezio
Regolazione affettiva, reti neurali a modalità default e affettività positiva
Ricerche recenti in una prospettiva di integrazione teorica fra neuroscienze orientate alle teorie dei sistemi adattivi complessi e clinica psicologica portano dati comprovanti l’esistenza di un sistema integrato psiconeurobiologico di regolazione affettiva che modula i processi di adattamento e di vita. Gli studi delineano le sue caratteristiche funzionali filogenetiche ed ontogenetiche in un continuum fra sicurezza, pericolo, pericolo di morte, in un continuo equilibrio fra processi che “portano vita” e processi che “portano via vita”. Una massa critica di affettività positiva in relazione con “zone di conforto” è necessaria per l’integrazione dei processi del sistema psiche-soma e la sua evoluzione in senso proattivo e prosociale anche in situazioni di stress. In particolare, le ricerche mostrano le relazioni fra i sistemi affettivi di attaccamento-protezione, gioco e cooperazione, le cui attivazioni con emozioni positive promuovono funzioni di neuroplasticità. Le integrazioni funzionali fra le reti di salienza affettiva, di controllo esecutivo e quelle a modalità default risultano alterate in un ampio range di condizioni psicopatologiche. Queste conoscenze sono di particolare significato in campo clinico e terapeutico in quanto contribuiscono a chiarire il ruolo della sicurezza, della validazione e della progettualità comune in una prospettiva clinica in cui la persona-terapeuta costruisce le condizioni affettive che promuovono i processi di (ri)organizzazione della persona-paziente. Questi processi di affettività positiva risultano alternativi a quelli patogeni di percezione di solitudine, di non avere vie d’uscita, di essere traditi che sono spesso alla base della sofferenza psichica.