Diagnosi e terapeuticità in età evolutiva: una prospettiva di integrazione teorica
Iannelli Kitergiata, Rodi Maria Novella
Diagnosi e terapeuticità in età evolutiva: una prospettiva di integrazione teorica
Studi transdisciplinari cominciano ad identificare le caratteristiche funzionali dei processi di plasticità evolutiva, di sviluppo e di riparazione in una serie di condizioni cliniche in età evolutiva relative a traumi, disturbi specifici dell’apprendimento, dell’attenzione e dell’iperattività in particolare per quanto riguarda il ruolo dell’affettività positiva. Con riferimento ad un modello clinico terapeutico di integrazione teorica che coniuga conoscenze scientifiche con principi valoriali e a partire da un’esperienza di terapeuticità in età evolutiva, vengono presentati e discussi alcuni temi clinici connessi con il valore dei processi di affettività positiva, svolta con un campione di persone in età evolutiva. Il lavoro clinico non è guidato da una logica di tipo diagnostico difettuale e categoriale, ma da una costruzione delle condizioni proattive che attivano le risorse e rendono possibile i cambiamenti. I processi di diagnosi e di terapeuticità sono integrati e proseguono di pari passo a misura della validazione dei limiti e della (ri)costruzione di alternative. Essi seguono l’andamento dello “scorrere”, nel bambino e nel terapeuta, di sistemi funzionali diversi, tra cui il sistema di integrazione tra affettività e simbolizzazione (Default). Non sono utilizzati compiti esecutivi e protocolli standardizzati. La terapeuticità è funzione dell’attivazione dei processi di care, di gioco, di cooperazione ad alta affettività positiva. La (ri)costruzione dei sistemi cognitivi/esecutivi “superiori” è funzione della crescita di complessità delle connessioni tra sistemi affettivi/relazionali di base e sistemi del sé. Il modello presentato è oggetto di una ricerca esplorativa per valutare il ruolo dell’esperienzialità positiva come fattore di terapeuticità.