Tre prospettive cliniche a confronto e dialogo sul “corpo” nella teoria e nella clinica
Menoni Ezio
Tre prospettive cliniche a confronto e dialogo sul “corpo” nella teoria e nella clinica
I modelli presentati hanno storie diverse. Quello centrato sulla persona è ovviamente coerente con i principi e i metodi di un grande della psicoterapia, Carl Rogers, “un rivoluzionario silenzioso” di diversi decenni fa e anche di oggi (Rogers e Russell, 2002).
Il modello clinico di integrazione teorica (Menoni, Iannelli e Egiziano, 2011, 2012, 2014 ) è stato invece costruito, in anni recenti, sulla base di un insieme interdisciplinare di conoscenze teoriche e di ricerca sulle caratteristiche dei sistemi complessi adattivi e dei processi naturali di evoluzione-adattamento-crisi.
Gli interventi hanno evidenziato convergenze significative su molti elementi scientifici e valoriali che fondano l’esperienza psicoterapeutica:
- l’entità ontologica e narrativa della persona è al centro dell’esperienza clinica;
- la persona è protagonista e “unica”;
- la persona non viene definita dalle caratteristiche cliniche e dal relativo ruolo sociale “difettuale”;
- la “patologia” è comunque adattiva alle condizioni date;
- il lavoro clinico non è preordinato da diagnosi categoriali;
- la persona terapeuta costruisce le condizioni per promuovere l’autorganizzazione della persona “paziente”;
- la persona terapeuta può promuovere cambiamento a misura delle proprie capacità di congruenza, coerenza, integrità ed empatia.